Passo 11: Regola la frequenza naturale delle molle in Hz
Frequenza naturale Hz
“Il valore effettivo della molla cambia a seconda del tipo di sospensione e del rapporto della leva. La frequenza naturale rappresenta il confort di marcia. Un valore elevato porta ad un assetto rigido. Un valore basso porta ad un assetto morbido e dolce. La frequenza naturale allo stesso livello all’anteriore e al posteriore permette una marcia più confortevole.”
La rigidità delle molle è un fattore cruciale nella messa a punto di un assetto, e molto difficile da impostare. Generalmente
le basse frequenze indicano un assetto morbido con maggiore grip meccanico, ma con risposte lente nelle transizioni. Frequenze più alte permettono di avere minore escursione degli ammortizzatori, e quindi altezze inferiori,
abbassando il centro di gravità, e risposte più rapide.
Frequenze standard delle molle:
0.5 – 1.5 Hz per le auto passeggeri
1.5 – 2.0 Hz per le berline sportive e auto con deportanza di livello medio
3.0 – 5.0 Hz per le auto da corsa ad alta deportanza
L’ultima parte della spiegazione di Polyphony è in rosso perchè non è corretta. Per una marcia confortevole la frequenza posteriore deve essere circa il 10% più alta di quella anteriore.
La motivazione sta nel lasso di tempo che passa tra quando le ruote anteriori e posteriori passano sopra ad una determinata sconnessione della superficie. Per questa ragione la frequenza posteriore deve essere più alta per “raggiungere e portarsi a pari” con l’anteriore, per minimizzare l’oscillazione dell’abitacolo sulle sconnessioni.
Nelle auto da corsa gli ammortizzatori ad alto smorzamento riducono le oscillazioni e compensano la deportanza, permettendo di abbassare l’altezza dal suolo.
Regola generale: Curvoni lunghi e veloci -> Livello Hz basso
Transizioni rapide, necessità di maggiore agilità -> Livello Hz alto