DEFINIZIONE DI TRAIETTORIA
La traiettoria, per un’auto da corsa, è il percorso più rapido per affrontare una determinata curva di un circuito di gara; il più rapido significa che il nostro obiettivo è mantenere la massima velocità per l’intera percorrenza della curva. La traiettoria ideale che sceglieremo di utilizzare dipende, ovviamente, dal tipo di curva (curva veloce, curva a 90°, tornante), ma la determinante fondamentale è ciò segue la suddetta curva, ad esempio un lungo rettilineo.
Di seguito andremo ad analizzare i diversi punti attraverso i quali passa la traiettoria di un’auto da corsa nella percorrenza di una curva:
1. PUNTO DI FRENATA
Il punto di frenata è la posizione in cui si inizia a frenare prima di una curva. Scegliere l’ultimo punto di frenata possibile e continuare a rallentare al 100% del grip disponibile è tutt’altro che semplice. Generalmente la maggior parte delle frenate avviene in linea retta, ed è seguita da un rilascio graduale della pressione sul freno.
2. PUNTO DI INSERIMENTO
Il passo successivo nella costruzione della traiettoria è il punto di inserimento, il punto in cui si sterza per entrare in curva. A questo punto è estremamente importante puntare lo sguardo verso il punto di corda, così da sapere prima quando e quanto sterzare per raggiungerlo.
3. PUNTO DI CORDA
Il punto di corda è la posizione più interna che un pilota raggiunge nella percorrenza della curva.
La maggior parte dei circuiti presenta un cordolo in corrispondenza del punto di corda, per impedire ai piloti di tagliare sull’erba. Il cordolo di solito è un ottimo indicatore visivo di dove si trova il punto di corda quando si inserisce l’auto in una curva.
Una volta raggiunta la corda (se la traiettoria è corretta) è il momento di iniziare a tornare sull’acceleratore;in genere le curve veloci tendono ad avere un punto di corda anticipato mentre le curve lente e i tornanti avranno generalmente un punto di corda ritardato.
4. PUNTO DI USCITA
Il punto di uscita è il punto in cui l’auto raggiunge di nuovo l’esterno della pista. Una volta superato il punto di corda, si inizia ad accelerare gradualmente e ad aprire di conseguenza l’angolo di sterzata.
DIFFERENZA TRA TRAIETTORIA GEOMETRICA E TRAIETTORIA IDEALE
LA TRAIETTORIA GEOMETRICA
La traiettoria geometrica è la linea o arco meno accentuata possibile per percorrere una curva.
Questa linea sfrutta ogni centimetro del circuito, tocca un punto di corda situato al centro della curva e permette di mantenere una velocità costante dal punto di inserimento fino al punto di uscita.
Chiariamo subito che la traiettoria geometrica non è quasi mai la strada più veloce per affrontare una curva, ma è utilissimo prenderla come riferimento per spiegare la teoria al pilota novizio. La nozione di base da imparare prima di scendere in pista è semplice e può apparire scontata: più stretto è l’angolo, più input di sterzata è necessario per percorrere la curva, e minore è la velocità che è possibile mantenere durante la percorrenza.
Un concetto molto semplice, ma qualcosa che è importante menzionare. Riducendo il raggio di una curva, diminuisce la velocità massima teorica di percorrenza.
La maggior parte dei nuovi piloti che iniziano a prendere confidenza con la guida in pista non usano tutta la larghezza del circuito, questo soprattutto perchè vogliono mantenere un certo margine di sicurezza, ma anche perchè la visuale dall’interno di un’auto da corsa spesso non permette di vedere con precisione dove si stanno appoggiando le quattro ruote. In questo modo, il pilota alle prime armi percorre un angolo più stretto,limitando così la massima velocità sostenibile in percorrenza di curva. E’ proprio questo il primo semplice passo che ogni pilota deve compiere per salire di livello e diventare più veloce: capire quanto asfalto e cordolo utilizzare per sfruttare l’intera ampiezza del tracciato.
Occorre però puntualizzare che la traiettoria geometrica è la linea più veloce lungo una curva solo ed esclusivamente se tale curva è in completo isolamento, ossia senza altre parti di tracciato prima o dopo di essa. I circuiti di gara del genere fortunatamente non esistono, e sicuramente troveremo altri settori di pista con una curva o un rettilineo prima e dopo la curva analizzata.
A questo punto entra in gioco la traiettoria ideale, che non è altro che una versione modificata della traiettoria geometrica, che però tiene conto di ciò che precede e segue la curva. In generale questa permette di concentrarsi sulla velocità di uscita per guadagnare quei pochi km/h in più che mantenuti per un lungo rettilineo possono dare un grande vantaggio di tempo sul giro.
LA TRAIETTORIA IDEALE
La traiettoria ideale si inserisce e prende la corda un po’ più tardi rispetto alla linea geometrica e consente una linea più dritta e più facile tra il punto di corda e il punto d’uscita: una traiettoria più rettilinea consente di accelerare prima e di accumulare maggiore velocità per affrontare il rettilineo che segue la curva.
Seguendo la traiettoria geometrica si tiene una velocità superiore in entrata, mentre quella ideale costringe a stringere maggiormente l’angolo di sterzata in inserimento, e di conseguenza a rallentare di più per qualche decina di metri; la maggiore apertura dello sterzo in uscita però permette di guadagnare qualche km/h e di sfruttare questa maggiore velocità, questa volta per qualche centinaio di metri, a tutto vantaggio del tempo sul giro.
L’immagine mostra la differenza tra traiettoria geometrica (i pallini azzurri) e traiettoria ideale; la traiettoria ideale curva un po ‘più tardi, è più accentuata tra punto di inserimento e punto di corda e apre “raddrizzando” verso il punto di uscita una volta superato il punto di corda.
Vantaggi della traiettoria ideale:
- poiché il punto di inserimento è ritardato, è possibile frenare più tardi, con un conseguente guadagno di tempo sul giro
- la quantità di tempo che si trascorre in curva è ridotta, ne consegue che potremo trascorrere più tempo a ruote dritte, il che è ovviamente positivo
- poiché l’auto viene fatta ruotare in anticipo è possibile accelerare molto prima uscendo dalla curva ad una velocità maggiore e continuando a guadagnare per tutto il rettilineo seguente
L’unico aspetto negativo, rispetto alla traiettoria geometrica, è che l’auto deve inserirsi con un angolo più chiuso, il che significa che il raggio della traiettoria è inferiore e quindi la velocità minima sarà leggermente più lenta. Questa leggera perdita di tempo è facilmente compensata dagli aspetti positivi sopra menzionati.
DIFFERENTI TRAIETTORIE PER CURVE LENTE E VELOCI
Ogni curva è unica; esistono una moltitudine di fattori che le differenziano l’una dall’altra, come raggio, dossi, grip dell’asfalto, tipo e altezza del cordolo etc. Generalmente, ed in linea del tutto teorica, più veloce è la curva, più la traiettoria ideale sarà più simile alla linea geometrica.
Maggiore è la differenza tra la velocità minima in curva e la velocità massima raggiunta nel rettilineo seguente, maggiore è il guadagno garantito dall’apertura dell’angolo di sterzata in uscita di curva. Ad esempio se affrontiamo un tornante a 60 Km/h per poi immetterci su un lungo rettilineo da 250 Km/h avremo ben 190 Km/h da guadagnare nel tragitto, per cui accelerare prima ci farà accumulare un enorme vantaggio nel dritto.
In una curva veloce invece la differenza di velocità è poco rilevante, per cui le due traiettorie sono molto simili.